Avvertire un fastidio nella zona della milza dopo i pasti è un disturbo che può generare preoccupazione. La milza, organo situato nella parte superiore sinistra dell'addome, svolge funzioni vitali nel sistema immunitario e nella filtrazione del sangue. Quando questo piccolo organo "protesta" dopo aver mangiato, potrebbe essere il segnale di condizioni che meritano attenzione. Vediamo insieme cosa può causare questo disturbo e quando è il caso di consultare un medico.
Cos'è la milza e dove si trova
La milza è un organo dalla forma ovoidale, grande circa come un pugno, localizzato sotto la cupola diaframmatica sinistra, posteriormente allo stomaco. Fa parte del sistema linfatico e svolge numerosi compiti essenziali: filtra il sangue, ricicla i globuli rossi invecchiati, immagazzina piastrine e globuli bianchi, e partecipa attivamente alle difese immunitarie dell'organismo.
Sebbene non sia un organo indispensabile alla vita (in caso di rimozione, altre parti del sistema immunitario ne compensano parzialmente le funzioni), la sua salute è importante per il benessere generale dell'organismo.
Cause comuni di fastidio alla milza dopo i pasti
Il disagio nella regione splenica dopo aver mangiato può essere riconducibile a diverse cause, alcune delle quali direttamente correlate alla milza, altre riguardanti organi vicini che, per vicinanza anatomica, possono generare una sensazione di dolore riferito.
Una delle cause più frequenti è la splenomegalia, ovvero l'ingrossamento della milza. Quando l'organo aumenta di volume, può esercitare pressione sulle strutture circostanti e manifestare fastidio soprattutto dopo i pasti abbondanti, quando lo stomaco si distende. L'ingrossamento può derivare da infezioni virali come la mononucleosi, patologie ematologiche, malattie autoimmuni o problemi epatici.
In alcuni casi, il dolore potrebbe derivare da un'infiammazione della milza (splenite), che rende l'organo più sensibile e reattivo durante la digestione. Anche condizioni come l'infarto splenico, causato dall'interruzione dell'apporto di sangue a una porzione della milza, possono manifestarsi con dolore acuto che si intensifica dopo mangiato.
Non bisogna dimenticare che il fastidio percepito nell'area della milza potrebbe essere in realtà causato da problemi allo stomaco, come gastrite o ulcera peptica, dal colon irritabile, o da calcoli biliari. La vicinanza anatomica di questi organi può infatti creare confusione nell'identificazione dell'origine esatta del dolore.
Come si manifesta il fastidio alla milza
Il fastidio alla milza si localizza tipicamente nell'area del quadrante superiore sinistro dell'addome, sotto le costole. Può manifestarsi come una sensazione di pesantezza, tensione, o come un dolore sordo che aumenta d'intensità dopo i pasti, soprattutto se abbondanti. In alcuni casi, il dolore può irradiarsi alla spalla sinistra (segno di Kehr), specialmente quando si è sdraiati sul fianco destro.
Il disagio può essere accompagnato da senso di sazietà precoce, poiché la milza ingrossata può comprimere lo stomaco riducendone la capacità. Nei casi più gravi possono comparire anche febbre, stanchezza persistente, sudorazione notturna o perdita di peso inspiegabile.
Un aspetto caratteristico è che spesso questo fastidio si intensifica con l'inspirazione profonda o con movimenti bruschi, poiché questi aumentano la pressione esercitata sulla milza.
Quando preoccuparsi e consultare un medico
Sebbene un lieve fastidio occasionale possa non rappresentare una condizione grave, ci sono situazioni che richiedono un'attenzione medica tempestiva. È opportuno rivolgersi a un professionista sanitario quando il dolore è intenso, persistente o in peggioramento, se è accompagnato da febbre, se compare dopo un trauma addominale anche lieve, o se si associa a stanchezza estrema, pallore e tendenza al sanguinamento (lividi facili, sanguinamento gengivale).
Particolarmente allarmante è il dolore improvviso e acuto al quadrante superiore sinistro dell'addome, accompagnato da ipotensione e tachicardia, che potrebbe indicare una rottura della milza, condizione che richiede intervento medico immediato.
Diagnosi e trattamento
Per diagnosticare l'origine del fastidio, il medico effettuerà un'anamnesi accurata e un esame obiettivo, palpando delicatamente l'addome per valutare dimensioni e sensibilità della milza. Seguiranno esami del sangue completi e indagini strumentali come ecografia o TAC addominale, fondamentali per visualizzare l'organo e le strutture circostanti.
Il trattamento dipenderà dalla causa sottostante. Nella maggior parte dei casi, la risoluzione della patologia di base porta alla normalizzazione delle dimensioni della milza e alla scomparsa del fastidio. Possono essere consigliati cambiamenti alimentari, con pasti piccoli e frequenti per ridurre la pressione sull'organo, e limitazione di alimenti che possono sollecitare eccessivamente la digestione.
