Integratori di collagene: sono davvero così efficaci?
Gli integratori di collagene sono diventati popolari per promuovere la salute della pelle, delle unghie, dei capelli e delle articolazioni.
Ma sono veramente così efficaci?
Cosa contengono?
Quanto sappiamo in realtà di questa proteina?
Cosa contengono gli integratori di collagene?
Per comprendere al meglio il funzionamento degli integratori di collagene, è essenziale, innanzitutto, informarsi su cosa contengono.
Il collagene è la proteina più diffusa nel corpo dei mammiferi: copre il 35% del totale delle sostanze proteiche e costituisce il 6% del nostro peso totale e il 90% della pelle che ricopre il nostro corpo.
È quindi presente nella pelle ma soprattutto nelle ossa, nei legamenti, nei tendini, nelle cartilagini e in ogni punto dell'organismo ove è presente del tessuto connettivo.
Il collagene non è in alcun modo presente nei vegetali e viene distinto in tre categorie:
– collagene marino, proveniente da risorse ittiche
– collagene bovino, da vitelli, mucche e tori
– collagene suino, estratto durante il processo di macellazione del maiale
Nelle etichette degli integratori si trova scritto Collagen Hydrolysate, collagene idrolizzato che viene prodotto con gli scarti della macellazione animale destinata alla tavola: teste, ossa. In definitiva, viene estratto da una materia prima di recupero, molto comune e anche economica.
Il collagene idrolizzato, in termini più tecnici, è il prodotto che si ricava sottoponendo il collagene al processo di idrolisi.
Gli scarti animali, vengono prima bolliti per estrarre il collagenere sotto forma di gelatina. Le molecole di collagene, infatti, si legano a quelle dell'acqua.
Successivamente, la gelatina, viene sottoposta a un’ulteriore idrolisi utilizzando dei particolari enzimi, che sciolgono i legami peptidici tra le molecole della gelatina stessa.
A questo punto viene filtrato, disidratato e sterilizzato; una polvere sottile, come quelle che vedete in commercio, senza il potere di diventare gelatina e che, con un peso molecolare sensibilmente ridotto, diventa più digeribile e facilmente assimilabile.
La polvere di collagene idrolizzato, utilizzata come polipeptide negli integratori di collagene liquido da bere o nelle classiche capsule, si trova tranquillamente anche sfusa e a prezzi molto bassi.
Chi non vuole assumere un integratore alimentare a base di collagene, quindi può mangiare la pelle e le varie cartilagini del pollo al forno - per esempio - per assumete ampie quantità di collagene.
Anche replicare il primo step del processo di idrolisi del collagene consente di integrare correttamente questa proteina nella propria alimentazione: cioè semplicemente preparando un brodo di carne in casa preferendo tessuto connettivo e parti di scarto alla carne magra.
Quanto sono efficaci gli integratori di collagene?
Se analizziamo gli integratori di collagene da un punto di vista nutrizionale, la scienza ci dice che, il collagene in sé, non ha speciali proprietà antiage se utilizzati in una dieta completa ed equilibrata.
Il collagene è una banale proteina incompleta che contiene 18 amminoacidi essenziali su 20.
Detto questo occorre fare alcune premesse importanti per evitare illusioni:
- nel nostro intestino, il collagene, arriva insieme alle altre proteine e, questo organo - ovviamente - non si domanda da dove provengano;
- l'organismo utilizzerà tali proteine nell'apparato che più ne ha bisogno in quel momento specifico e la destinazione non cambia in base a come vengano assunte;
- per questo le proteine introdotte con gli integratori di collagene non necessariamente andranno a formare altro collagene e, soprattutto, non è detto vadano a migliorare l'aspetto della pelle e del viso ma potrebbero essere impiegate per costruire nuovo tessuto connettivo;
- se nella nostra dieta mancano alcuni elementi essenziali per sintetizzare il collagene, l’organismo non produrrà comunque collagene.
Ricapitolando: le proteine del collagene che assumiamo verranno trattate e distribuite nel nostro organismo come tutte le altre proteine e, perciò verranno principalmente impiegate per rigenerare pezzi del nostro corpo e degli apparati e su questa scelta, ahinoi, non abbiamo alcuna capacità decisionale.
Quindi il collagene è sì una fonte proteica che può (anche) aiutare la pelle a mantenersi sana ma non ci sono i presupposti per aspettarsi che gli integratori di collagene possano avere effetti miracolosi e antiage sulla pelle producendo nuovo collagene.
Gli studi scientifici sugli integratori di collagene
A oggi non esistono studi scientifici che attestino l'utilità antiage degli integratori di collagene.
Alcuni risultati di test di laboratorio condotti, però, sono interessanti:
1 – dall'università di Kiel, in Germania, in particolare dal dipartimento di Dermatologia, è stato avviato, nel 2014, uno studio effettuato per valutare gli effetti dell’assunzione di un integratore di collagene su persone con pelle matura
Dopo 2 mesi di integrazione di collagene idrolizzato e un mese di pausa si riscontra un duraturo miglioramento, statisticamente significativo (non per questo eclatante), nell’elasticità cutanea dei pazienti di età avanzata. I risultati non mostrano alcun cambiamento significativo nell’idratazione e nella capacità cutanea di trattenere acqua.
I risultati ottenuti su una pelle matura e su persone in età avanzata, lasciano pensare che l'alimentazione di base avesse una carenza di proteine e, pertanto, l'assunzione di integratori di collagene ha sortito miglioramenti così come avrebbe fatto anche un'integrazione proteica diversa dal collagene.
2 – uno studio del 2009 è stato pubblicato su Bioscience, Biotechnology and Biochemistry a firma dei giapponesi Tanaka, Koyama e Nomura attraverso il quale si volevano verificare gli effetti dell’ingestione di peptidi di collagene sui danni cutanei indotti dai raggi UVB.
I risultati hanno dimostrato come l’integrazione di collagene abbia protetto la pelle dei topi dalla perdita eccessiva di idratazione, dall’ispessimento dell’epidermide e dalla perdita di collagene cutaneo, dimostrando un ottimo contrasto ai tipici danni da fotoesposizione.
In definitiva, nei topi che sono stati esposti ai raggi UVB e che hanno assunto un'integrazione di collagene, i parametri epidermici si sono mantenuti vicini a quelli dei topi non esposti; al contrario, i topi esposti agli UVB senza integratore di collagene, hanno subito un deterioramento cutaneo molto eclatante.
Si tratta di uno studio interessante e che attribuisce importanza alla prolyl-hydroxyproline, un peptide contenuto nel collagene che - è ancora da appurare ma - potrebbe avere un effetto protettivo diretto sull’epidermide o indiretto attraverso la regolazione di alcuni meccanismi cellulari nel derma.
In ogni caso, i quantitativi di collagene ingeriti dai topi in questo esperimento sono di gran lunga più elevati rispetto alle quantità di collagene contenute negli integratori in commercio.
Sicuramente il collagene non fa male ma non è dimostrata alcuna correlazione tra l'integrazione e la possibilità di fare la differenza sul mantenimento di una pelle giovane.
È molto importante tenere conto dei procedimenti biologici molto complessi che il nostro organismo utilizza per costruire i tessuti: è prioritario fornire al corpo tutti gli elementi precursori indispensabili alla riparazione e alla costante rigenerazione del tessuto cutaneo, rispetto al collagene assunto sotto forma di soluzione già pronta all'uso e che l'organismo non può utilizzare in modo efficace.