Mangiare in compagnia fa bene alla salute: lo dicono due studi
Mangiare in compagnia fa bene alla salute: lo confermano due recenti studi.
Il primo, condotto dall'Università del Minnesota e pubblicato sulla rivista 'Family, Systems & Health', ha esaminato le abitudini conviviali in Italia, Germania e Stati Uniti, coinvolgendo oltre mille partecipanti per Paese.
Il secondo, uno studio italiano pubblicato su 'Nutrition Research', ha analizzato la letteratura scientifica esistente per evidenziare i benefici del mangiare insieme, confermando che contribuisce a migliorare la felicità e a ridurre lo stress.
Questi studi sono stati presentati durante un incontro del ciclo 'Let's Talk About Food & Science', con la partecipazione di Elisabetta Bernardi e Francesco Visioli, autori della scientific review italiana, e Vincenzo Russo, esperto di Psicologia dei consumi e Neuromarketing.
Studio dell'Università del Minnesota
Lo studio dell'Università del Minnesota ha rivelato che chi mangia più spesso in compagnia si sente meno stressato, con effetti particolarmente evidenti tra tedeschi e italiani, e ha un umore migliore per il resto della giornata, soprattutto tra americani e tedeschi.
Inoltre, ha evidenziato significative correlazioni positive tra la frequenza dei pasti condivisi e il rafforzamento dei legami sociali in tutti e tre i Paesi analizzati.
Studio italiano su 'Nutrition Research'
La scientific review italiana di Bernardi e Visioli ha mostrato che la convivialità è correlata a una minore prevalenza di malattie croniche e a un maggiore benessere psicologico e longevità. Lo studio ha analizzato parametri come le risposte infiammatorie, i livelli di pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e i livelli di cortisolo, riscontrando una relazione diretta tra felicità, salute e longevità.
Convivialità e Dieta Mediterranea
Visioli ha osservato che il modello alimentare mediterraneo, fondato sul valore della convivialità, è supportato da numerosi studi che dimostrano i suoi benefici, tra cui una minore incidenza di malattie cardiovascolari.
La condivisione dei pasti promuove una sana alimentazione, aumentando il consumo di frutta e verdura e riducendo il rischio di sovrappeso o obesità. I bambini che crescono in famiglie abituate a condividere i pasti hanno un rischio minore di obesità, migliori risultati scolastici e sono meno stressati e ansiosi.
Importanza dei Pasti Condivisi
Bernardi ha sottolineato l'importanza di trovare il tempo per i pasti in comune, che si tratti di un brunch nel fine settimana o di una cena veloce durante la settimana. I pasti condivisi favoriscono i legami sociali e promuovono emozioni positive, migliorando la qualità della vita e rafforzando i legami all'interno delle comunità.
Pasta e Benessere Emotivo
Russo ha evidenziato che mangiare pasta provoca uno stato emotivo-cognitivo positivo, simile a quello generato da esperienze piacevoli come ascoltare la musica preferita o assistere a una partita del proprio sportivo preferito.
Un'indagine del 'Behavior & Brain Lab' dell'Università Iulm ha dimostrato che l'esperienza emotiva vissuta durante la degustazione della pasta preferita è paragonabile a quella dei ricordi felici, specialmente legati alla famiglia e all'amicizia.
In conclusione, mangiare in compagnia, in particolare seguendo il modello della dieta mediterranea, non solo migliora la salute fisica, ma anche il benessere psicologico, favorendo legami sociali più forti e una migliore qualità della vita.